Non è un caso che Sorano sia affettuosamente definita “la Matera della Toscana”. In questo piccolo borgo della provincia di Grosseto ci si sente catapultati in una realtà parallela. Il borgo si trova nella zona storica della Maremma, sulla cima di una rupe di tufo, a poco meno di 400 metri di altitudine, ed è veramente molto piacevole da visitare.

Si suppone che Sorano fosse inizialmente abitata dal popolo villanoviano, la prima civiltà conosciuta dell’Era del Ferro seguita, poi, dagli Etruschi. Abbiamo perso le tracce delle popolazioni che la abitarono in seguito, fino a rinvenire le tracce della famiglia Aldobrandeschi verso la metà del 1800, quando si impose come uno dei feudatari più potenti della Toscana meridionale per più di quattro secoli. Si sa, comunque, che Sorano passò di mano in mano con una certa frequenza, in gran parte per via della sua strategica posizione: nel 1417 divenne parte della Repubblica di Siena; nel 1556 divenne completamente indipendente, per poi essere annessa al Ducato di Toscana e divenire, alla fine, parte del Regno d’Italia nel 1860.

Il centro storico di Sorano rappresenta un viaggio fuori dal tempo: vi troverete in un’area urbana circondata da un ambiente naturale incontaminato, poichè le pareti di tufo della rocca su cui è stato costruito contrastano con gli alberi secolari che si trovano intorno, in un mix davvero interessante. Passeggiare lungo le Vie Cave, note anche come “tagliate”, vi farà stupire pensando soprattutto al fatto che esse sono state scavate senza l’aiuto di mezzi meccanici, grazie al fatto che il tufo, quando è umido, è facilmente lavorabile.